Varicocele tra i giovani: febbraio è il mese della prevenzione

VARICOCELE

Il varicocele è una delle più frequenti patologie a carico dell’apparato riproduttivo maschile.

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 prevenzione varicocele | pisani Medical Group Marino - RM

Screening per la diagnosi precoce del varicocele

In Italia, secondo il Ministero della Salute, ne soffre il 10-15% delle donne in età riproduttiva, ovvero circa 3 milioni, e fino al 40% delle donne con difficoltà di concepimento, la maggior parte delle quali ha un’età compresa tra i 15 e i 30 anni; tuttavia l’endometriosi può colpire anche donne più giovani.

La diagnosi spesso arriva tardi, quando ormai la patologia ha causato gravi ripercussioni soprattutto sul piano psicologico: pur essendo una malattia benigna l’endometriosi può diventare invalidante dal punto di vista fisico e psichico e può incidere sulla qualità di vita con ripercussioni a livello personale, sociale e lavorativo, fino a interferire con la possibilità di avere gravidanze.

Che cos’è il varicocele?

l varicocele si manifesta come una patologia caratterizzata dal reflusso anormale di sangue dalla vena renale sinistra verso il testicolo, causando un accumulo di sangue, un innalzamento della temperatura locale e una ridotta ossigenazione dei tessuti testicolari. 

Questo fenomeno patologico induce un incremento della pressione venosa all’interno delle vene del funicolo spermatico, con conseguente riscaldamento dell’ambiente scrotale. Per garantire la corretta funzionalità testicolare, è essenziale mantenere una temperatura leggermente inferiore a quella corporea; è per questa ragione che i testicoli sono posizionati all’esterno dell’addome, all’interno dello scroto. 

La presenza di varici significative nello scroto può funzionare analogamente a un riscaldatore, compromettendo sia il volume che la qualità dello sperma prodotto, potenzialmente conducente a stati di infertilità. 

La comparsa del varicocele è maggiormente frequente in età puberale, tipicamente tra gli 11 e i 16 anni, colpendo principalmente il testicolo sinistro in circa il 95% dei casi.

Quali sono le cause del varicocele?

Le origini esatte del varicocele rimangono parzialmente indefinite. Tuttavia, si ipotizza che un elemento cruciale nello sviluppo di questa condizione sia rappresentato dalla debolezza congenita delle pareti delle vene, combinata a una disfunzione valvolare. Questi fattori, col tempo e in particolare durante il periodo della pubertà — fase in cui i testicoli subiscono un’accresciuta crescita —, possono portare alla dilatazione venosa.

Nel corso del mese di febbraio, dedicato alla prevenzione, l’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo specifiche condizioni di salute, enfatizzando l’importanza di un’educazione approfondita sulla malattia.

La prevenzione attraverso la diagnosi precoce è cruciale per contrastare efficacemente molte patologie che, se identificate in una fase iniziale, possono essere gestite o curate con successo, riducendo significativamente il rischio di complicazioni a lungo termine.

Una diagnosi precoce evita future complicazioni.

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Visita Endometriosi con Ecografia Transvaginale | Pisani Medical Group

L’endometriosi è una delle patologie più diffuse tra le donne in età fertile

In Italia, secondo il Ministero della Salute, ne soffre il 10-15% delle donne in età riproduttiva, ovvero circa 3 milioni, e fino al 40% delle donne con difficoltà di concepimento, la maggior parte delle quali ha un’età compresa tra i 25 e i 35 anni; tuttavia l’endometriosi può colpire anche donne più giovani.

La diagnosi spesso arriva tardi, quando ormai la patologia ha causato gravi ripercussioni soprattutto sul piano psicologico: pur essendo una malattia benigna l’endometriosi può diventare invalidante dal punto di vista fisico e psichico e può incidere sulla qualità di vita con ripercussioni a livello personale, sociale e lavorativo, fino a interferire con la possibilità di avere gravidanze.

Ecco perché è fondamentale trovare il medico giusto che possa indirizzarti verso una diagnosi corretta e un percorso terapeutico adeguato e personalizzato. Da Pisani Medical Group ti offriamo proprio questo: una professionista esperta – la dott.ssa Talia Capozzolo – e un percorso che ti seguirà dalla diagnosi alla cura.

Prima di tutto: cos’è l’endometriosi?

È una patologia ginecologica caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale, ovvero la mucosa che riveste la superficie interna dell’utero, in altre sedi dell’apparato genitale (ovaio, tuba, peritoneo, legamenti uterosacrali e il setto retto-vaginale) o extra-genitali (intestino, vescica o più raramente cute e polmoni). La presenza di questo tessuto al di fuori della cavità uterina causa uno stato di infiammazione a livello della pelvi che è il principale responsabile dei sintomi che si associano all’endometriosi.

Come faccio a sapere se soffro di endometriosi? Tutti i sintomi.

L’endometriosi è caratterizzata da uno spettro di disturbi di varia intensità presenti singolarmente o in associazione. I più comuni includono:

  • Grave dismenorrea (dolore pelvico durante il ciclo)
  • Dispareunia (dolore durante il rapporto sessuale)
  • Dolore pelvico cronico (indipendentemente dalla fase del ciclo)
  • Ovulazione dolorosa
  • Dolori ciclici (in concomitanza con la mestruazione) a carico dell’intestino, della vescica o di entrambi
  • Stanchezza cronica
  • Difficoltà a rimanere incinta

La gravità dei sintomi non è necessariamente e direttamente correlata all’estensione delle lesioni endometriosiche: donne che presentano lesioni di minima entità possono riferire una sintomatologia grave e resistente a terapie antidolorifiche, mentre donne affette da endometriosi di stadio avanzato possono presentare lievi disturbi o essere addirittura asintomatiche.

5 step per affrontare l’endometriosi:
il nostro percorso di diagnosi e terapia

  1. Anamnesi

  2. La dottoressa approfondirà la tua storia clinica e i sintomi che riferirai, con particolare attenzione a localizzazione, gravità e momento di comparsa del dolore rispetto alle fasi del ciclo, in tutte le sue manifestazioni. Poi ti spiegherà nel dettaglio tutte le tappe che seguiranno e gli esami da sostenere.

  3. Visita ginecologica

  4. Un controllo ginecologico approfondito è fondamentale nella valutazione delle lesioni endometriosiche sia a livello della pelvi sia dei genitali (anche questi ultimi possono essere sede di lesioni endometriosiche).

  5. Ecografia pelvica transvaginale

  6. L’ecografia pelvica transvaginale consente di studiare gli organi della pelvi attraverso l’impiego di una sonda ecografica per via vaginale. L’obiettivo è quello di identificare eventuali cisti ovariche di possibile natura endometriosica, presenza di aderenze tra gli organi della pelvi (secondarie allo stato di infiammazione indotto dall’endometriosi) o interessamento dei legamenti che ancorano l’utero al sacro.

    Nello studio dell’endometriosi l’esame ecografico consente anche di valutare eventuali aree associate a dolore attraverso la risposta della donna ai movimenti mirati della sonda ecografica.

  7. Valutazione e diagnosi

  8. In base alla storia clinica potrà essere necessario integrare gli esami di pertinenza ginecologica con esami specifici per lo studio dell’apparato intestinale e/o urologico.

    Una volta che saranno disponibili tutti gli elementi per poter formulare la diagnosi di endometriosi fisseremo un incontro per discutere la diagnosi, valutare la strategia terapeutica da adottare e per concordare, se necessario, eventuali altri controlli.

  9. Scelta della terapia

  10. Nel caso in cui dovessi risultare affetta di endometriosi decideremo il piano terapeutico da seguire. A seconda della tua situazione si potrà optare per un percorso farmacologico o per un intervento chirurgico.

      La terapia farmacologica

      I farmaci maggiormente impiegati sono i progestinici in grado di contrastare l’azione dell’Estradiolo, l’ormone che causa la crescita dell’endometrio extrauterino: in questo modo si andrà a inibire la proliferazione delle cellule endometriali e dei vasi sanguigni, con un effetto antinfiammatorio che potrà ridurre sia il dolore sia le lesioni endometriosiche. Oggi disponiamo però di altre terapie farmacologiche ormonali (estroprogestinici, analoghi del GnRH) in grado di migliorare il decorso clinico della patologia.

      L’intervento chirurgico

      È indicato per il trattamento di lesioni endometriosiche a rapida evoluzione e/o associate a sintomatologia grave resistente a farmaci e tale da inficiare in modo significativo la qualità di vita della donna.

      L’operazione, eseguita in via laparoscopica, ha l’obiettivo di rimuovere il tessuto endometriosico, ridurre lo stato di infiammazione associato alle lesioni endometriosiche, ripristinare la normale anatomia degli organi pelvici e non da ultimo preservare la fertilità della donna.

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L’endometriosi è una patologia molto invalidante ma una diagnosi tempestiva e un adeguato percorso di cura possono restituirti la tua vita.

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